La ripartenza del sistema economico e sanitario, in seguito al lockdown dell’emergenza sanitaria, dovrà passare da misure concrete e ben congegnate.
Sarà infatti necessario introdurre soluzioni organizzative e tecnologiche per la riduzione del rischio di contaminazione, la garanzia della sicurezza negli ambienti di lavoro e del distanziamento delle persone, la gestione dei sistemi di monitoraggio della sicurezza in ambienti aperti al pubblico e, soprattutto, la sanificazione gli ambienti. Sarà utile inoltre favorire la riconversione delle imprese verso la produzione di prodotti e servizi per la gestione dell’emergenza, dai DPI alla sperimentazione e certificazione di qualità. Per rispondere a tutte queste esigenze, la Regione Emilia-Romagna ha varato, durante la scorsa seduta della Giunta, un provvedimento specifico all’interno del progetto di ripartenza: si tratta di un bando, annunciato al tavolo del Patto per il lavoro, volto a garantire in un arco di tempo di sei mesi progetti di ricerca e sviluppo per la sperimentazione di soluzioni innovative a contrasto dell’epidemia. Prodotti e servizi quindi da realizzare in tempi brevi e in grado di essere industrializzate e conseguentemente adottate su scala regionale.
Il bando è già disponibile sul sito http://fesr.regione.emilia-romagna.it/.
Sarà possibile inoltrare la domanda di contributo dal 27 aprile e fino al 30 giugno prossimi. Attraverso questa misura, la Regione intende sostenere concretamente lo sviluppo e la sperimentazione di prodotti e servizi di tempestiva applicazione, contribuendo non solo al contenimento dell’emergenza sanitaria, ma anche alla riapertura delle attività produttive e alla prevenzione del rischio di contaminazione nei luoghi di lavoro, di socializzazione, ricreazione, formazione e nel sistema di trasporto.
I filoni perseguiti dal bando sono due:
- il supporto alla realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo su poche aree tematiche di rilievo e all’applicazione di soluzioni tecnologiche funzionali alla realizzazione della strategia di S3 rivolto a piccole, medie e grandi imprese con sede legale o unità locale produttiva all’interno del territorio emiliano-romagnolo;
- il sostegno alle attività collaborative di ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi, rivolto ai Laboratori di ricerca dell’Emilia-Romagna accreditati dalla Regione.
Il costo totale ammissibile dei progetti non dovrà essere inferiore a 10mila euro e non superiore a 150mila euro. Il contributo massimo erogabile ammonta all’80% del valore dell’investimento approvato, per un massimo di 120mila euro.
GTechnology, attiva dal 2012 con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’innovazione e sostenere le attività di ricerca per le imprese e per il sociale, ha accolto con soddisfazione un provvedimento così tempestivo e lungimirante. La ripartenza del tessuto regionale – e nazionale – non può che passare da una rivoluzione innovativa e dalla produzione di valore sociale ed economico.
La Fondazione, che nasce come ponte tra tradizione e innovazione, tra imprese e Pubblica Amministrazione, offre alle imprese e alle startup interessate i propri servizi di ricerca di base, ricerca industriale, sviluppo sperimentale, formazione, supporto e ricerca partner. Aggregando competenze ed esperienze diverse, Gtechnology supporta progetti imprenditoriali capaci di superare anche questa sfida e favorire così una nuova economia, più dinamica e inclusiva.
Gli elementi strategici della ripartenza saranno perciò le sinergie ben congegnate e un approccio collaborativo e interdisciplinare: sviluppiamo insieme il presente di cui abbiamo bisogno.