Certifico Agile – Covid 2019

Il progetto nasce per utilizzare, in modo integrato, una serie di tecnologie immediatamente disponibili per aiutare le Autorità nazionali nelle operazioni di monitoraggio, tracciamento e alerting della popolazione, al fine di offrire basi dati utili ad arginare la diffusione del virus COVID 19, nel quadro della normativa vigente sulla Privacy. Il progetto parte dell’idea che il controllo dei movimenti dei cittadini introdotto dalle misure di contenimento del contagio tramite l’autodichiarazione obbligatoria può consentire già oggi alle autorità di ottenere molte informazioni sui rischi di diffusione del virus qualora il processo di produzione e controllo delle autodichiarazioni dei singoli cittadini venisse informatizzato in tutta la sua evoluzione (a livello istituzionale) e i dati derivanti dal data base dinamico che si andrebbe a generare fossero analizzati in forma aggregata tramite modelli complessi di analisi.
Il modello di autodichiarazione attuale obbliga i singoli cittadini a giustificare alle autorità competenti ogni singolo spostamento dal proprio domicilio, il luogo di partenza e di destinazione, le motivazioni per cui tali spostamenti avvengono ma, soprattutto li obbliga a dichiarare di non essere sottoposti a misure di quarantena e di non essere risultati positivi al COVID-19. Qualora si riuscisse, quindi, ad informatizzare il processo di autodichiarazione integrandolo con tecnologie di mapping e con informazioni relative alla positività e alle misure di quarantena, si otterrebbe un sistema in grado di ricostruire potenziali filiere di contagio nei luoghi di lavoro, nei nuclei di convivenza e nei territori di spostamento basate sulle singole autodichiarazioni quotidiane registrate.
Il progetto individua, in sostanza, nell’autocertificazione digitale la chiave primaria di accesso alle informazioni utili che i cittadini vorranno offrire alle autorità ma è di difficile realizzazione se non si trasforma in un processo istituzionale supervisionato e autorizzato dal Ministero dell’interno che attualmente prevede la firma autografa sul modulo e il ritiro dello stesso da parte delle autorità di pubblica sicurezza in versione cartacea. La firma digitale e l’identità digitale (SPID) per tutti i cittadini sarebbero, ad oggi, gli unici strumenti in grado di garantire tale processo ma i tempi dell’emergenza non consentono l’ipotesi di obbligare il sistema e i cittadini alla procedura di rilascio della SPID su tutto il territorio nazionale. Il progetto, nel suo sviluppo completo, sarà idoneo ad integrare il processo di autocertificazione digitale con una serie di utilities e tecnologie in grado di migliorare l’attendibilità dei dati e perfezionare i modelli previsionali in output per le autorità. Inoltre, offrirebbe una serie di servizi incentivanti ai cittadini (solo a titolo di esempio: report aggiornati sul rischio personale, possibilità di videochiamata con il proprio medico di base, ecc.).