Grammatica del design emozionale
Si è inoltre voluto verificare l’impatto percettivo-cognitivo di due tipologie di ambiente che gli utenti hanno esperito concretamente:
- durante una fase di ambientamento
- durante lo svolgimento di un compito di concentrazione
La metodologia proposta ha lo scopo di definire una conoscenza di base degli elementi utilizzati da designer e architetti nell’attività di progettazione di ambienti. Ogni elemento che va a comporre l’ambiente finale è un mattoncino fondamentale che andrà a sollecitare, in correlazione con gli altri, una reazione da parte degli utenti che abitano lo spazio.
Gli elementi singoli e composti testati in questa ricerca sono:
- immagini di colori (puro, natura e materiale)
- immagini di ambienti di lavoro deputati a funzioni specifiche (Collaborate, Focus, Learn, Socialize)
- concetti (parole)
- ambienti reali (due stanze: una stanza New Way of Work e una stanza Traditional) Valore aggiunto dei risultati
La ricerca ha dimostrato che gli spazi lavorativi influenzano gli stati percettivo-cognitivi legati al richiamo di conoscenze pregresse, alla semplicità e ad una condizione di relax e disponibilità a interagire efficacemente con l’ambiente stesso.
I colori, i materiali, la tipologia di illuminazione che compongono gli ambienti influenzano quotidianamente le persone che li abitano, perché le toccano a livello percettivo, cognitivo e comportamentale. Un ambiente progettato a regola d’arte cognitiva semplifica i processi, favorisce il richiamo delle competenze acquisite in modo rilassato e mette nelle condizioni migliori per sviluppare le attività professionali minimizzando la distrazione e lo sforzo cognitivo.
La ricerca è stata pubblicata nel testo “Now we work – Progettare gli uffici dell’innovazione” edito da McGraw-Hill Education e curato da Il Prisma.