Oggi, 2 agosto, abbiamo consumato tutte le risorse generate dal pianeta per l’intero anno
L’Overshoot Day, noto anche come Giorno del Sovraccarico Ecologico, rappresenta una delle principali preoccupazioni ambientali del nostro tempo. È il giorno in cui l’umanità ha consumato tutte le risorse naturali che il pianeta può rigenerare in un anno. A individuare la data è l’organizzazione no profit Global Footprint Network, che monitora l’impronta di carbonio generata da ciascun Paese. Quest’anno entriamo in riserva qualche giorno dopo rispetto al 2022, ma questo non deve essere visto come un miglioramento significativo: allargando lo sguardo, infatti, il trend degli ultimi anni si è appiattito tra luglio e agosto ed è chiaro come il nostro utilizzo delle risorse sia ormai insostenibile.
Overshoot Day e crisi climatica
L’overshoot day è uno degli indicatori della crisi climatica causata dall’uomo e dall’utilizzo dei combustibili fossili. Un problema globale, ma con origine locale. Basta rapportare Paesi come Angola e Finlandia, in grado di chiudere l’anno accumulando risorse, a Paesi come Lussemburgo e Qatar, che esauriscono le risorse a loro disposizione in poco più di un mese e mezzo. E l’Italia? Il nostro bel Paese è già andato in debito di risorse lo scorso 15 maggio.
L’importanza di non sottovalutare l’overshoot day
L’Overshoot Day rappresenta un campanello d’allarme sulla nostra dipendenza eccessiva dalle risorse del pianeta. È una sfida che richiede un impegno comune da parte di tutti i settori della società, compresi governi, aziende e individui. Solo attraverso la sensibilizzazione, la cooperazione internazionale e l’adozione di comportamenti sostenibili possiamo sperare di invertire questa tendenza e preservare il nostro pianeta per le generazioni future. L’Overshoot Day ci ricorda che la nostra casa comune è preziosa e fragile, e che è responsabilità di ognuno di noi proteggerla e preservarla per le future generazioni.
Le possibili soluzioni
Dati come l’esaurimento delle risorse devono, comunque, essere esaminati in prospettiva. Gli effetti dell’emergenza climatica, della perdita della biodiversità, l’inquinamento atmosferico e le criticità del suolo e degli oceani sono sotto gli occhi di tutti e non sono provocati dalle emissioni attuali di Paesi come la Cina, ma provengono da quanto fatto storicamente anche da Stati Uniti ed Europa.
Il tempo sta per esaurirsi, come ha ricordato anche il segretario generale dell’Onu, ma le soluzioni per invertire la tendenza o, quanto meno, rallentare lo sfruttamento delle risorse ci sono. Per questo motivo, con l’hashtag #MoveTheDate il focus di quest’anno è dedicato proprio a queste possibilità, declinate in cinque aree chiave:
- città;
- energia;
- cibo;
- popolazione;
- pianeta sano.
La piattaforma “Power of possibility” contribuisce poi a diffondere le buone pratiche attraverso cui migliorare la sicurezza delle nostre risorse. Si va dal miglioramento dell’alimentazione a un minore impatto nell’agricoltura, passando per lo sviluppo delle energie rinnovabili, le politiche di social housing, i progetti di riuso e riciclo e di economia circolare.
Lo scorso anno l’overshoot day si era verificato il 28 luglio, ma nel 1970 cadeva il 29 dicembre: lasciamoci ispirare dalle buone pratiche e facciamo tutti la nostra parte.