L’approccio digitale, l’attenzione alla sostenibilità ambientale e la ricerca di nuovi modi di intendere il viaggio stanno cambiando il mondo del turismo, facendo così emergere nuovi trend. Il settore non può ormai ignorare i segnali di cambiamento post pandemia, che riguardano sia la domanda che l’offerta e che possiamo riassumere nelle 5 tendenze che abbiamo approfondito di seguito.
Dalla destagionalizzazione al cosiddetto holiday working
L’emergenza sanitaria ha messo i lavoratori innanzi alla possibilità di lavorare da remoto in maniera più o meno organizzata e i lockdown hanno alimentato il desiderio di staccare dalla quotidianità e partire. Oltre alle varie forme di lavoro agile, si è diffuso un fenomeno che mette insieme i vantaggi proprio di questa modalità, che vanno dalla flessibilità alla responsabilizzazione del lavoratore, con la possibilità di fare vacanze durante qualsiasi periodo dell’anno: l’holiday working. Sono in aumento, infatti, i lavoratori che decidono di proseguire la loro attività in una località diversa da quella in cui abitualmente vivono, anche in bassa stagione e in località poco tradizionali, alla ricerca di un nuovo equilibrio tra lavoro e vita privata. Gli operatori turistici sono così chiamati a rispondere a una nuova sfida, fatta di nuovi target, nuovi (e più) visitatori, maggiori afflussi in mete poco conosciute e, soprattutto, una vera valorizzazione delle economie dei territori.
Neverending tourism
Durante la pandemia abbiamo assistito all’aumento degli acquisti online e della fruizione di contenuti digitali. Ciò comporta, per gli operatori turistici, la possibilità di differenziare l’offerta fino a estenderla attraverso servizi digitali dedicati. Per neverending tourism, infatti, si intendono tutti i servizi che precedono e seguono il viaggio, quali per esempio prodotti enogastronomici o di artigianato locale, venduti su piattaforme e-commerce dedicate, e i contenuti online, quali visite virtuali o piattaforme di gamification. Si offre così ai turisti la possibilità di viaggiare comodamente pur rimanendo a casa e di rafforzare la relazione tra operatori e clienti.
Digitalizzazione del journey
Già prima della pandemia, il ruolo di Internet era centrale nella ricerca di informazioni e nei processi di prenotazione di trasporti, alloggi e attività, ma l’offerta si è arricchita ulteriormente con la spinta data alla digitalizzazione.
Le soluzioni innovative messe a disposizione da numerose strutture vanno dall’assistenza tramite chatbot al check-in online e da mobile, passando per l’utilizzo di chiavi virtuali per aprire le camere tramite smartphone, tour virtuali delle camere sul sito e opzioni di pagamento da remoto e da mobile. A queste innovazioni, bisogna aggiungere anche l’introduzione di soluzioni Buy now pay later, come l’italiana Scalapay oppure Soggiorni, il sistema di cash back lanciato da Revolut. Non mancano, poi, i servizi digitali per saltare la coda, i sistemi di online ticketing e le esperienza onsite possibili attraverso strumenti quali realtà virtuale, installazioni interattive, touch screen, app dedicate e QR-code.
Salute, sicurezza e flessibilità
Le scelte dei consumatori sono oggi guidate anche dal bisogno di sicurezza, flessibilità e assistenza. Siano questi viaggi d’affari oppure leisure, le strutture sono chiamate ad assicurare una maggiore flessibilità nelle politiche di cancellazione, mentre i luoghi della cultura affrontano investimenti sempre maggiori in materia di sicurezza attraverso l’installazione di impianti di videosorveglianza, allarmi per il rilevamento di fumo e incendi, ma anche soluzioni di data protection e cybersecurity
Sostenibilità
Di fronte a fenomeni quali l’overtourism, la deforestazione, l’inefficienza energetica e l’inquinamento di spiagge e corsi d’acqua, sempre più viaggiatori ritengono essenziale la sostenibilità nel turismo e sarebbero disposti a spendere di più pur di viaggiare rispettando maggiormente l’ambiente. E sono non poche le strutture che hanno saputo cogliere questa esigenza, implementando soluzioni innovative come la promozione della mobilità sostenibile, l’utilizzo di fonti di energia e materiali sostenibili e la stipula di accordi con produttori locali per la promozione di prodotti e servizi. Resta, tuttavia, un gap informativo che rende difficile, per i viaggiatori, trovare effettivamente le strutture sostenibili. Le misure del PNRR e le normative europee più recenti puntano verso un futuro sempre più green, anche dal punto di vista turistico, e rappresentano un’occasione preziosa da cogliere al volo.