Nasce Muzing, l’anti-Tinder culturale

Ott 14, 2019 | Turismo

Definita l’anti-Tinder, Muzing è l’app destinata a coniugare turismo e dating. Sbarcata da poco anche in Italia, Muzing è infatti l’app – per smartphone e tablet – che consente agli utenti di incontrarsi e conoscersi al museo.
L’app rivoluzionaria somiglia a Tinder più di quanto si possa immaginare: sono infatti invariati il sistema di connessione tra simili, i match, le conversazioni in chat e la geolocalizzazione di utenti e mostre grazie alla funzione Near me. La differenza sostanziale sta nell’interesse al centro, l’amore per i musei.

Secondo un recente studio, il 22% degli utenti rinuncia a un viaggio o una visita museale perché non ha un amico o un partner con cui condividere l’esperienza culturale.
Da qui, Muzing e l’idea di connettere persone affini – attraverso strumenti digitali veloci e accessibili – e favorire gli incontri interpersonali.
Culturaliv, la società francese che ha dato vita all’applicazione, ha così deciso di valorizzare di musei e gallerie d’arte mettendoli al servizio degli utenti per i quali divengono anche luoghi di incontro, di nuove conoscenze e magari sfondo privilegiato per la nascita di nuove storie d’amore. Cultura quindi come sinonimo di conoscenza, arricchimento ma anche momento di socialità e strumento di condivisione.

Lo slogan di Muzing, “Amanti e amanti dell’arte uniti”, suona al tempo stesso accattivante e rassicurante: il team di Muzing precisa infatti che “la missione è ispirare la creatività attraverso connessioni umane significative, mostra dopo mostra. Il ruolo del museo nella società è importante e sottovalutato: il lavoro che i musei fanno ci informa sul nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro, e le storie che raccontano ispirano la nostra creatività e formano la nostra visione”.
Aurèlie Hayot, Timothy Heckscher e Fabien Brossler, progettisti di Muzing, hanno studiato per l’app una struttura semplice e quanto più simile possibile a una comune chat di incontri.
Dopo la registrazione, in maniera semplice e intuitiva, si entra in contatto con la community e nello specifico con gli utenti più affini e vicini geograficamente ai nostri interessi artistici e culturali.
La differenza sostanziale è che, in questa piattaforma globale, i musei di tutto il mondo calendarizzano mostre ed esposizioni, segnalando anche a ristoranti e bistrot.

Il primo museo italiano a prendere posto nell’agenda aggiornata di eventi di Muzing è stato il Museo Madre di Napoli, cuore dell’arte contemporanea in territorio partenopeo.
Timothy Heckscher ha così raccontato le ragioni di questo importante sodalizio: “Abbiamo iniziato la nostra avventura italiana con il Madre, una realtà consolidata, riconosciuta a livello internazionale, sia sul piano artistico che su quello della partecipazione e della comunicazione digitale. Far vivere il museo come un luogo di condivisione, promuovere le attività e le mostre in corso coinvolgendo un pubblico sempre più ampio e trasversale, e fornire al pubblico nuove esperienze di visita: questo lo spirito con cui il museo ha aderito alla piattaforma, su cui, dopo la registrazione gratuita, ogni utente potrà creare il proprio profilo, indicare che tipo di modalità di visita predilige, e, attraverso la geolocalizzazione, scoprire gli eventi in corso e conoscere persone nuove attraverso il match con gli iscritti che condividono gli stessi interessi”.
Seguiranno nel capoluogo meneghino il Museo del Novecento, Fondazione Prada e il Pirelli Hangar Bicocca.
Il nuovo social network che mette al centro le affinità culturali e promuove le relazioni interpersonali come dolcissimo surplus alle visite in una galleria d’arte promette risultati sorprendenti. E siamo certi che la sinergia tra tecnologia e patrimonio culturale italiano farà scoccare numerosissime frecce all’alato Cupido

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